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FIERA.
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FIERA.
Definiz: Sost. femm. Grande mercato, un tempo con franchigia di gabella, che suol farsi in certi determinati tempi e luoghi, una o più volte all'anno, dove si vende ogni sorta di mercanzie, ovvero quella specie di esse, che viene determinata da un aggiunto o compimento, che si appone alla parola Fiera.
Dal lat. feria, di cui è metatesi; per esser le Fiere anticamente tenute in giorni di vacanze dai pubblici negozj o per qualche solennità religiosa. –
Esempio: Real. Franc. 58: Questa è una fiera di mercatanti, che dura uno mese, e fassi de due anni una volta. Per questa fiera vegnamo noi per vendere e barattare le nostre mercanzie.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 141: E con donno Gianni insieme n'andò alla fiera di Bitonto.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 21: Fece fare lungarno in un luogo che si chiamava Campo Marzo, ove si facea la fiera o mercato di bestie per gli Fiesolani a tempo di pace.
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 165: E la fiera di Barletta si è due volte l'anno, e comincia la prima franca a dì 8 d'agosto, e dura otto dì; e la seconda fiera si chiama di S. Martino, e comincia franca a dì 12 di novembre, e dura otto dì; ed amendue sono buone fiere.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 227: Arrivò una volta in Puglia alla fiera di Salerno.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 323: Apportatore ne fu Iacopo d'Ariano, el quale venne costà alla fiera di Salerno.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 42: Aveva sotto gravissime censure comandato che la fiera solita celebrarsi ogni anno quattro volte.... a Lione, si celebrasse per l'avvenire nella città di Ginevra.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 208: E' sapea meglio l'arte da fare impazzare un uomo, che qualsivoglia trista femmina, che stata fusse su per le fiere venti anni.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 10: Tulio si querelava, che su la fiera al tempio di Feronia fussero stati presi i mercatanti romani.
Esempio: Dav. Camb. 430: Fiera è un concorso di molti da molte bande in alcun luogo per vendere o comperare, con franchigia di gabella, che dura alquanti giorni.
Esempio: Dat. Lepid. 59: Pensò [il P. Grottola] di esortar le dame a non andare alla fiera, ma più tosto al rosario.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 5, 2, 43: Quanto poi all'altra di Fiera, questa parola è derivata dall'altra parola latina Feria, la quale.... significa una cosa diversa, cioè quei giorni, li quali, o per qualche solennità spirituale, o per altra contingenza profana, sono destinati agli ozj ed alle vacanze de' negozj.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 5, 2, 44: Sono quelle fiere, delle quali si ha tanto frequente l'uso in Italia, quasi in ogni città o luogo, una o più volte l'anno, in occasione di qualche solennità, e che per uso comune di parlare si dicono fiere publiche, per distinguerle da quei mercati privati che in ciascun luogo si sogliono fare ogni settimana, o veramente ogni festa.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 11 t.: Questo è il danaio del diavolo, onde egli compera tutte lo buone derrate nella fiera di questo mondo.
Definiz: § II. E per Il tempo, nel quale si tiene la fiera. –
Esempio: Tass. Lett. 3, 13: Mi rincresce molto di non poter venire questa fiera d'agosto a Ferrara.
Definiz: § III. E per Quella fiera nella quale concorrevano i cambiatori e i banchieri a fine di regolare i cambi e i conti loro. Onde Cambj di fiera si dissero i Cambj che solevansi fare nella ricorrenza di tali fiere, e distinguevansi dai Cambj di piazza. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 313: Vedranno di trarre da lui quella lettera, nella forma dissi ieri, per la quale vi sia commesso, che dei diecimila ducati dovete a el Re in questa fiera, voi ne diate seimila ducati a Gian Paulo per il resto di sua prestanza, facendovi Roano cauti per detta lettera che sia come se voi gli pagassi a el Re proprio.
Esempio: Cellin. Pros. 289: Quello vi avanzerà per me, abbattuto le vostre solite spese, vi piacerà di prestalli a cotesta Corte del Re Cristianissimo, come si usa fare; con la speranza del dono di 4 per cento per fiera, o quello si sia, ed a mio ristio, e del segue (di ciò che segue) avisate; e così se altri danari vi sarà rimesso per me dal detto Lorenzo Pasquali ne farete 'l simile, e sicondo l'ordine dì costà gli andrete riformando di fiera in fiera con quello profitto vi sarà, sino a che altro in contradio vi dica.
Esempio: Dav. Camb. 432: È stato inventato da' Genovesi un nuovo cambio, ch'essi chiamano per le fiere di Bisenzone.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 5, 2, 45: L'altre fiere sono quelle che principalmente sono destinate per la congrega de' mercanti a quest'effetto di regolare i cambj e le tratte delle monete, che conviene fare tra diverse provincie e paesi per mantenimento del commercio, ed anche per la comunicazione delle merce e dell'altre cose che bisognano.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. appr.: L'uso dunque di queste fiere de' mercati per il principal effetto de' cambj fu da alcuni secoli, anche per il commercio della nostra Italia, introdotto in due città, una cioè della Francia, che si dice Lione, e l'altra nella Borgogna, che si dice Bisanzone.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 46: Molte differenze corrono tra queste due sorte di cambj di piazza e di fiera; primieramente cioè sopra il tempo, atteso che le fiere si fanno quattro volte l'anno, sì che il termine di ciascuna è di tre mesi, chiamandosi de' Santi, d'Apparizione, di Pasqua e d'Agosto; che all'incontro ne i cambj di piazza non si dà questa regola certa, potendo girare molte volte secondo la maggiore e minor vicinanza tra una piazza e l'altra.
Esempio: Casareg. Camb. 120: Du Puy.... avverte, che nelle fiere il protesto per mancanza di accettazione opera il medesimo effetto.
Definiz: § IV. E per Cosa che si compri a una fiera e che si regali altrui: usato più spesso nelle maniere Comprare la fiera o Pagar la fiera. –
Esempio: Tass. Lett. 3, 13: Prego Vostra Signoria, che mi mandi que' danari ch'è piaciuto a la Serenissima Granduchessa di donarmi; perchè potrebbe forse avvenire c'a me convenisse di pagar la fiera, e son rimaso con la borsa quasi vota.
Esempio: Allegr. Gev. 35: E non s'è fatto all'intorno mercato, Ch'io non ti sia venuto sempre drieto.... E se bene ogni volta io t'ho pagato La fiera, io sono stato sempre cheto.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 15: Ti converrà, Bastiano, Torti dalla scarsella quel bastione, Che te la tien sì chiusa, E pagar lor la fiera.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 35: E le promette, s'egli avrà moneta, Di pagarle la fiera all'Improneta.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 227: Fate che questi [amanti] comincino a regalarle, a portar loro un bel velo, a promettere loro una bella veste, a pagar loro, quando è tempo, la fiera; e vedrete quel che sarà.
Esempio: Not. Malm. 2, 567: Pagare la fiera all'Improneta, Pagarle un regalo alla fiera, che si fa il giorno di S. Luca.... all'Impruneta.
Definiz: § V. Fiera di beneficenza, dicesi Quella vendita che si fa, in luoghi per lo più privati, di varie cose donate, per volgerne il ricavato a benefizio di qualche pio istituto, o ad opera di carità.
Definiz: § VI. Fiera fredda. –
V. Freddo. Add.
Definiz: § VII. Scorcio di fiera, diciamo quando sono intorno al fine i negozj della fiera. –
Crusc. Vocab. I.
Definiz: § VIII. Andare in fiera, dicesi de' crediti e partite che per via del cambio si traggono o si rimettono in fiera. –
Crusc. Vocab. III, in Andare.
Definiz: § IX. Canzonare la fiera o Corbellare la fiera, dicesi in modo proverbiale per Prendere in ischerzo una cosa seria. –
Esempio: Monet. Poes. 62: Da che mi entrò nel capo la pazzia, Mentre godevo dell'età primiera, E che per mezzo della poesia Presi per vizio a canzonar la fiera. Il modo ec.
Esempio: Giust. Vers. 323: Poi, calando giù giù di questo passo, E seguitando a corbellar la fiera, Verrà la morte, e finiremo il chiasso.
Definiz: § X. Far fiera di una cosa, vale figuratam. Farne mostra a questo e a quello. –
Esempio: Car. Lett. Farn. 1, 385: Non si fa così fiera delle lettere come si dice.
Definiz: § XI. Far fiera, si disse figuratam. per Guadagnare, Buscare, alcuna cosa. –
Esempio: Lipp. Malm. 9, 20: Ella spesso che lo tiene (un gatto) in briglia, Lo tira su con qualche bella cappa, Con qualche ciarpa o qualche pennacchiera: E così gli riesce di far fiera.
Esempio: E Lipp. Not. Malm. 2, 700: Andò girando per quei contorni, e chi gli dette pane, chi uova, chi una cosa, chi un'altra; tanto che, avendo fatto un poco di fiera, se ne tornò.
Definiz: § XII. Far tardi alla fiera a Lanciano, o Non essere a tempo, alla fiera a Lanciano, si disse di persona assai lenta e pigra, poichè la fiera a Lanciano dicevasi per ischerzo che durasse un anno e tre giorni. –
Esempio: Varch. Ercol. 73: Quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli per dappocaggine e tardità, o piuttosto tardezza sua, riuscire, per mostrargli la sciocchezza, e mentecattaggine sua, se gli dice in Firenze:... Tu non sai mezze le messe: Tu faresti tardi alla fiera a Lanciano: Tu ti moriresti di fame in un forno di schiacciatine.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 461: I' farei tardi, per lo ben di me, Alla fiera a Lanciano.
Definiz: § XIII. Due donne fanno un mercato, e tre una fiera. –
V. Mercato.